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Non ci aspettavamo che il suolo fosse così importante. E’ qualcosa che di solito non si nota, ma che permette la vita a tutto quello che respiriamo ogni giorno. Eppure viene spesso rovinato o ignorato.


All’inizio credevamo che parlare di suolo significasse studiare solo terra o polvere. Invece, grazie all’opportunità offerta dalla nostra scuola per il progetto SOIL reGeneration, ci siamo resi conto che c’è molto di più. Con laboratori e uscite sul campo, abbiamo scoperto un mondo nascosto sotto i nostri piedi.

Il 3 maggio 2025, insieme ai nostri insegnanti Valentini, Torsello e Massetti, abbiamo fatto un’uscita nella località di Parrano, accompagnati da Luciani Massimo, tutor e responsabile del progetto che ci ha guidato lungo un percorso di 2km nel bosco, accompagnato da racconti, aneddoti e caratteristiche del suolo e di ogni sosta.

Prima di partire per la camminata, ci hanno fatto scaricare un link che apriva una piattaforma, nella quale dovevamo scrivere ciò che il paesaggio ci trasmetteva, includendo anche quello che pensavamo non andasse bene, allegando delle foto sulla stessa.

La camminata ci ha condotto alla tappa finale del progetto, il paese di Parrano, dove il sindaco Valentino Filippetti ci ha accolti con un rinfresco. In seguito, ci siamo recati in comune per esporre insieme la parte centrale del progetto: la realizzazione di quattro Mappe, ognuna pensata per rappresentare un diverso tipo di uso del terreno, per delle prospettive differenti del futuro delle nostre aree e crearle ci ha fatto capire quanto tutto sia collegato.

Questo lavoro ha messo in luce la profonda influenza che le scelte umane esercitano sulla trasformazione del territorio nel corso del tempo,  come l’agricoltura, urbanizzazione, aree naturali o uso sostenibile.

Prima di andarcene, il Sindaco ci ha portato in una delle sale del comune per mostrarci la famosa “Venere Verde”, rappresentazione scultorea della dea madre, risalente al paleolitico superiore, ritrovata nelle Tane del Diavolo a Parrano.

Non ci aspettavamo che il suolo fosse così importante. E’ qualcosa che di solito non si nota, ma che permette la vita a tutto quello che respiriamo ogni giorno. Eppure viene spesso rovinato o ignorato.

L’esperienza è stata utile e molto interessante. Ci ha fatto scoprire un argomento che sembra lontano, ma in realtà ci riguarda da vicino. Ora abbiamo qualche strumento in più per capire l’ambiente e il nostro ruolo nel proteggerlo e magari, da oggi , camminando su un prato o  guardando un campo di verrà voglia di sapere cosa c’è là sotto.

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