Questa uscita ci ha lasciato non solo nuovi concetti da ricordare, ma anche una nuova sensibilità. Tornati a scuola, con un po’ di terra ancora sulle scarpe, ci siamo portati dietro la consapevolezza che il rispetto per l’ambiente comincia proprio da lì: dal suolo su cui camminiamo ogni giorno.
La nostra classe ha partecipato a un’uscita nella natura, organizzata per approfondire il tema della sostenibilità ambientale e del suolo. Accompagnati dai professori e da una guida
ambientale, ci siamo diretti verso un territorio presso il fiume paglia poco distante dalla città.
L’aria fresca del mattino e l’entusiasmo generale hanno reso l’atmosfera carica di aspettative. Eravamo pronti a imparare, ma soprattutto a vivere un’esperienza diversa, lontana dai banchi di scuola.

Appena arrivati, ci siamo incamminati lungo un sentiero che si inoltrava tra alberi secolari e radure coperte di fiori spontanei. La guida ci ha invitati a camminare in silenzio per un tratto, per ascoltare i suoni del bosco: il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli, il rumore dei nostri passi. È stato un momento quasi magico, in cui ci siamo resi conto di quanto poco siamo abituati a prestare attenzione alla natura che ci circonda.
Durante il percorso, ci siamo fermati più volte per osservare da vicino il suolo. All’apparenza può sembrare una semplice distesa di terra, ma in realtà racchiude una
complessità incredibile. La guida ci ha spiegato che il suolo è un ecosistema vivo, popolato da milioni di organismi come batteri, funghi, lombrichi e insetti. Questi esseri viventi svolgono un ruolo fondamentale: decompongono la materia organica, rendono fertili i terreni, permettono la crescita delle piante. Senza di loro, la catena della vita si spezzerebbe.
Ci ha colpito particolarmente il fatto che il suolo si forma in tempi lunghissimi, anche centinaia o migliaia di anni per pochi centimetri. Eppure, con un uso scorretto, come
l’eccessiva urbanizzazione, l’agricoltura intensiva o l’inquinamento, possiamo distruggerlo in pochi decenni.

Riflettere su questo ci ha fatto capire quanto sia importante rispettare e proteggere questa risorsa spesso invisibile ma essenziale per la nostra sopravvivenza.
Verso la fine dell’escursione, ci è stato chiesto di raccogliere un elemento naturale (una foglia, una pietra, un pezzetto di corteccia) e scrivere una breve riflessione su ciò che
avevamo imparato. Molti di noi hanno parlato di quanto sia facile dare per scontato ciò che sta sotto i nostri piedi, e di come il suolo rappresenti molto più di una superficie: è la base
della vita, il fondamento della biodiversità, un patrimonio da custodire.
Questa uscita ci ha lasciato non solo nuovi concetti da ricordare, ma anche una nuova sensibilità. Tornati a scuola, con un po’ di terra ancora sulle scarpe, ci siamo portati dietro la consapevolezza che il rispetto per l’ambiente comincia proprio da lì: dal suolo su cui camminiamo ogni giorno.